Ottantanquattro progetti approvati, per uno stanziamento complessivo di 18.535.548 euro. Sono questi i dati resi noti al termine della riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo tenutasi lo scorso fine settimana nella sede della Conferenza episcopale italiana, a Roma.
Circa la distribuzione dei fondi, 6.279.555 euro saranno destinati a 39 progetti in Africa; 1.793.860 euro per 19 progetti in America Latina; 9.941.643 euro per 23 progetti in Asia; 152.736 euro per un progetto in Medio Oriente; 40.970 euro per un progetto in Est Europa e 326.784 euro per un progetto in Oceania. Tra i progetti più interessanti tre sono in Africa.
Il primo, nella Repubblica Democratica del Congo, per il completamento di un centro di formazione e accompagnamento psicologico per le persone traumatizzate dalla guerra nella zona di Makanza nella diocesi di Kinshasa. Opererà in Nigeria invece un progetto di microcredito a sostegno dell' imprenditorialità femminile nello Stato di Ogun. Un terzo progetto, in Ciad, per il potenziamento dei servizi sanitari del complesso ospedaliero universitario Le Bon Samaritain nelle aree di Waila-N' Djamena-Goundi con l' acquisto di farmaci e materiale di laboratorio per la farmacia del presidio, che serve 210mila pazienti.
Due progetti saranno realizzati in America Latina. Il primo in Bolivia, per migliorare la sicurezza alimentare e le condizioni di vita della popolazione rurale nell' area di Cochabamba. Si tratta di garantire un' alimentazione adeguata a 17mila bambini tra i 6 e i 12 anni distribuendo loro merende per due anni e contemporaneamente sviluppare e consolidare le attività di produzione, trasformazione e vendita di prodotti agricoli alternativi potenziando l' Istituto superiore di Eterazama (Cefte). Quanto al secondo, guarda all' Argentina, alla diocesi di San Justo e riguarda la scuola di arti e mestieri "Buon Samaritano".
Nel 2010 sono stati attivati corsi di recupero per i ragazzi svantaggiati della zona e, nel 2014, l' Istituto si è ampliato grazie alla donazione di un edificio da parte dei Fratelli Francescani dell' Immacolata nel quale sono attualmente ospitati 72 ragazzi (e 50 sono in lista di attesa); a questo si è aggiunta la casa "Mama Antula" che ospita 12 giovani donne, alcune delle quali con figli.
Il progetto prevede la costruzione di un salone multiuso e di laboratori artigianali per la formazione di carpentieri, elettricisti, informatici, fabbri, panettieri, sarte e infermieri. Due progetti saranno realizzati in Asia. Il primo, nello Sri Lanka, nella diocesi di Badulla, prevede l' ampliamento dell' ospedale acquistato nel 1994 con i fondi della Conferenza episcopale italiana. La struttura, una volta rinnovata, garantirà 44 posti letto in più e l' apertura di nuovi reparti.
Il secondo, in Myanmar, è un progetto realizzato nella diocesi di Kalay per la formazione dei giovani attraverso l' attivazione di corsi di informatica, inglese, elettronica, meccanica, tessitura, musica, video editing ed economia domestica che ne facilitino l' inserimento lavorativo e contrastino il fenomeno dell' emigrazione. Da ultimo viene segnalato un progetto in Est Europa, precisamente in Albania, per l' organizzazione di attività formative volte a migliorare le condizioni produttive e l' accesso al mercato di dieci imprese rurali. Per ulteriori informazioni si può scrivere a sictm@chiesacattolica.it. (Red.Cath.)
Fonte Avvenire 9/06/2017