Quarantotto progetti - di cui 18 in Togo e 30 in Benin - sono stati visitati, dal 4 al 17 novembre, da una delegazione della CEI guidata da don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio Nazionale per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo.
Il viaggio è stato occasione per verificare lo stato di avanzamento dei lavori relativi agli interventi finanziati con i fondi dell’8xmille, approvati dal Comitato, oltre che per incontrare i Vescovi della Chiesa locale e gli operatori impegnati sul campo.
La prima tappa è stata la diocesi di Lomè, dove sono stati realizzati sette progetti, tra i quali la scuola “Père Augustin Planque”, che è stata ristrutturata e ampliata e attualmente accoglie 930 alunni; lo studentato femminile che ospita 40 ragazze madri che frequentano i corsi universitari e i loro bimbi; il laboratorio analisi con ambulatori annessi al Centro di salute mentale di Agoè-Nyvè, gestito dai Fatebenefratelli.
Nella diocesi di Aneho, invece, la delegazione ha potuto visitare il Centro di formazione giovanile “Saint Pierre” che permetterà ai ragazzi di non lasciare il proprio villaggio per completare l’iter scolastico, e l’ospedale di Afagnan dove sono stati realizzati due edifici: uno per i cooperanti che periodicamente arrivano dall’Europa per supportare il lavoro di medici e personale, e uno per gli allievi della scuola infermieri.
Tra i tre progetti conclusi a Kpalimé spicca il Dispensario costruito in una zona molto periferica e difficilmente raggiungibile, al confine con il Ghana: un vero e proprio “fiore all’occhiello” per l’intera zona. Se nella diocesi di Sokodé i quattro interventi riguardano soprattutto l’ambito sanitario (di particolare rilevanza il Centro per l’accoglienza, la cura e il reinserimento di pazienti psichiatrici), nella diocesi di Kara sono stati costruiti un centro di formazione e accoglienza e una scuola secondaria con mensa.
In Benin, la delegazione ha visitato le scuole primarie, secondarie e di formazione professionale sorte nella diocesi di Natitingou, ma anche due ospedali, quello oculistico di Tinrè – l’unico del Paese dedicato al trattamento delle patologie oculari – e quello di Boko, e gli edifici (biblioteca, aule, negozi, tipografia e laboratori) di Parakou. Dopo un passaggio a Ndali, il gruppo si è spostato nelle diocesi di Dassa, Abomey e Lokossa, dove sono stati realizzati otto interventi: tra questi, un centro di accoglienza per tossicodipendenti e uno di formazione per adolescenti e giovani vulnerabili.
A Cotonou, invece, prosegue il progetto Sorrisi per i piccoli pazienti con labbro leporino e malformazioni facciali ed è in fase di costruzione una sede universitaria che accoglierà 3000 studenti; a Porto Novo, grande attenzione è stata data all’ambito scolastico e formativo, con la costruzione di nuove scuole e laboratori professionali. Prima del ritorno in Italia, la delegazione ha visitato il Centro diagnostico oncologico (l’unico del Benin) e di primo soccorso di Zinviè, realizzato presso il grande ospedale gestito dai Padri Camilliani, e il Liceo “Pere Planque”, ampliato e arredato grazie ai fondi dell’8xmille.