Il viaggio è stato occasione per verificare lo stato di avanzamento dei lavori relativi agli interventi finanziati con i fondi dell’8xmille, approvati dal Comitato, oltre che per incontrare i Vescovi della Chiese locali, i rappresentanti delle Istituzioni, delle Congregazioni religiose e delle associazioni che operano sul territorio.
Nella diocesi di Maputo, la delegazione – accompagnata da padre Antonio Soler, fidei donum spagnolo ed economo della diocesi – ha potuto visitare dodici progetti: alcuni sono in via di realizzazione, alcuni invece sono completati, come l’ampliamento e l’allestimento del Centro “Don Orione” che ospita 40 bambini disabili e fornisce assistenza domiciliare ad altri 52, la scuola tecnico-professionale agraria della zona rurale di Calanga, la “Casa della misericordia” che nel quartiere di Michafutene aiuta i giovani detenuti a reinserirsi nella società attraverso corsi di alfabetizzazione, di informatica, di inglese, e l’insegnamento di attività professionali, e il polo sanitario che nel villaggio di Mafuiane offre servizi di prevenzione, assistenza e cura in ambito materno infantile, pediatrico e di medicina scolastica.
Se nella diocesi di Xai-Xai gli interventi riguardano soprattutto l’ambito formativo-scolastico, a Tete sono stati avviati dei corsi, rivolti a 30 parrocchie, sui temi della giustizia e della pace, dei valori costituzionali, del processo elettorale, della protezione dei bambini, dell’economia domestica e della giustizia sociale, e sono stati ristrutturati i locali che ospitano la radio diocesana “Mwadiya”, fonte di informazione e di collegamento con il resto del mondo (attraverso ad esempio i programmi di Radio Vaticana).
Nella diocesi di Chimoio, la delegazione CEI si è recata a Dombe, località che ha molto sofferto a causa del Ciclone Idai del 2019: sono diversi i progetti realizzati, tra cui il campo polisportivo della scuola secondaria Divina Provvidenza e il centro di accoglienza gestito da “Obra de Maria”.
L’ultima tappa è stata Beira, dove grazie ai fondi 8xmille è stato possibile ristrutturare alcuni edifici dell’Università Cattolica colpiti severamente dal ciclone.