Cinque progetti finanziati e realizzati tra Scutari e Tirana. È il totale delle iniziative visitate in Albania dal Direttore del Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, Don Leonardo Di Mauro, in occasione del suo recente viaggio dal 4 al 6 novembre 2016.
La prima tappa ha riguardato la sede del laboratorio di analisi dell’Associazione albanese dei donatori di sangue di cui è presidente il medico focolarino dott. Natale Capodisiena. L’Associazione è stata oggetto del progetto 926/2014 promosso dalla COL’OR ONG e mirato a rafforzare e ampliare la raccolta di sangue per il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione locale.
Nell’occasione sono state mostrate le attrezzature acquistate, i poster realizzati per sensibilizzare i beneficiari finali dell’iniziativa – stimati in 7.000 rispetto ai 4.000 previsti inizialmente – le foto delle attività svolte. Gli obiettivi paiono dunque ampiamente raggiunti e la donazione di sangue è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi due anni fornendo un servizio essenziale per la comunità di riferimento.
La visita successiva ha toccato Gramez, un paesino di 1.200 abitanti a 15 km dalla capitale.
Qui Suor Giorgia Platano, referente dei progetti 987/2015 e 1000/2014, insieme a un’altra consorella raccoglie circa 60 ragazzi per le diverse iniziative previste: doposcuola, attività ludico-ricreative per facilitare le relazioni di gruppo e tra coetanei, mensa per nutrizione sana e sufficiente, musica, teatro, corso di computer per sviluppare le capacità informatiche e per avviare i bambini all’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione. Attività provvidenziali per aiutare questi adolescenti albanesi in una fase decisiva del loro sviluppo umano e relazionale.
Nel pomeriggio Don Leonardo si è spostato al Museo diocesano di Scutari. La struttura, realizzata grazie al contributo erogato con il progetto 426/2016 e cofinanziato anche da altri donatori, risponde alle esigenze di recuperare un autentico senso delle proprie radici storiche esponendo quel patrimonio di religiosità popolare e d’indubbio valore artistico che decenni di dittatura hanno tentato di seppellire sotto una coltre di silenzio.
Dopo la concelebrazione della Messa per la beatificazione di 38 martiri nella mattinata del 5 novembre, nella stessa giornata il Direttore del Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo ha avuto modo d’incontrare anche l’Associazione dei Fisioterapisti Albanesi che si sono formati presso la Scuola Dalla Madonnina del Grappa e dalle Suore Stimmatine che ha gestito il progetto 309/2014.
Obiettivo della richiesta: riabilitazione per l’assistenza a persone disabili, con problemi di salute o economici per migliorare la qualità della loro vita e prevenire, ove possibile, un peggioramento della loro condizione psico-fisica. I traguardi prefissati sembrano essere stati raggiunti e i fisioterapisti hanno saputo impiantare nella periferia della città due ambulatori potendo contare sull’appoggio e sull’aiuto anche di alcune parrocchie locali.
Ultimo sopralluogo prima della ripartenza, il 6 novembre, la parrocchia del SS. Cuore di Gesù che ha presentato di recente un progetto per un Centro sociale nel terreno adiacente alla chiesa. La missione si è quindi conclusa con il pranzo domenicale dalle Suore della Compagnia di Maria che ospitano ogni domenica i padri della Compagnia di Gesù. Un bel momento di comunione fraterna al termine di un itinerario costellato da buone opere e speranza.