La CEI, attraverso il Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, ha stanziato un milione di euro per contribuire alle attività di contrasto all’espansione del virus Ebola: il progetto, proposto da Caritas Italiana e dagli organismi che ad essa si affiancano nella piattaforma “Fratelli d’Ebola”, riguarda i Paesi maggiormente colpiti – Guinea Conacky, Liberia e Sierra Leone – con sistemi sanitari fragili, spesso privi delle attrezzature e dei medicinali di base e pochi medici rispetto alla popolazione.
Dal mese di marzo si sono registrati più di 15 mila casi e sono stati accertati oltre 5 mila decessi nei tre Paesi citati. L’epidemia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è ancora oggi fuori controllo.
Anche Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di un intervento della comunità internazionale: nell’udienza dello scorso 29 ottobre ha chiesto che “metta in atto ogni necessario sforzo per debellare questo virus e alleviare concretamente i disagi e le sofferenze di quanti sono così duramente provati”.
Il progetto coordinato da Caritas Italiana – che ha la durata di 12 mesi – affronta una risposta umanitaria che spazia dal livello sanitario a quello sociale.